lunedì 9 novembre 2009

domenica 18 ottobre 2009

PD, L'OPPOSIZIONE DI CARTONE

Siccome Sinistra E Libertà, ma in generale tutta la Sinistra "radicale" ed "estrema" (come dicono i sedicenti telegiornali nazionali) è fuori dal Parlamento, penso che sia doveroso fare alcune considerazioni sull'altra "sinistra" (chiamiamola ancora cosi', volendo essere generosi...) quella cosiddetta "riformista" (si fa per dire) e del "dialogo", che scalda i banchi alla Camera e al Senato, quella che dovrebbe fare opposizione al Governo Berlusconi. Già, dovrebbe, perchè molte volte non è cosi', anzi, troppe volte si ha l'impressione che maggioranza e opposizione siano la stessa cosa, spesso nelle aule parlamentari c'è un pensiero unico che è molto preoccupante, dato che, notoriamente, i pensieri unici sono la tomba delle democrazie ed appartengono ad altre esperienze, diverse dalla Repubblica. L'opposizione al Governo, in larga parte, è rappresentata dal PD, e siccome loro sostengono di essere la sinistra "riformista" (si fa sempre per dire) in teoria dovrebbe farsi anche portavoce delle richieste e delle istanze dell'altra Sinistra, quella "giacobina" e "disobbediente", sempre citando i tg e i giornali galoppini del Cavaliere. L'UDC e lo sceriffo Di Pietro (giustizialista a seconda delle convenienze) ovviamente, non vanno presi nemmeno in considerazione, perchè il loro populismo da quattro soldi e le loro posizioni "moderate", sono tutte appiattite verso il Governo e fanno il gioco dei berluscones. Torniamo al PD, in quest'ultimo mese sembra che per loro la cosa piu' importante sia il loro Congresso (che tra una settimana eleggera' il nuovo segretario) e l'opposizione al Governo delle Libertà (circondariali) ormai è un optional... Pare quasi che debbano eleggere il nuovo Papa, manco fosse il conclave dei cardinali, con questa campagna elettorale tutta interna al loro partito (ma forse sarebbe meglio chiamarlo supermercato) che va avanti dall'estate, martellando con le primarie. Per carità, le primarie sono una cosa condivisibile e un evento assolutamente positivo, ma a mio parere ci sono ben altre cose più importanti a cui pensare, in questo momento. Lo scudo fiscale, ad esempio, è stato approvato grazie all'assenza di VENTITRE' PARLAMENTARI del PD, al momento della votazione decisiva... Se l'opposizione fosse stata al completo, e avesse votato tutta a sfavore, il provvedimento non sarebbe passato e la maggioranza sarebbe caduta, aprendo una probabile crisi di Governo. Dopo che per settimane si era accusato il Governo di essere mafioso e di fare condoni per i mafiosi, quando si doveva votare, l'opposizione era assente. Le domande sorgono spontanee: DOV'ERANO I VENTITRE' ASSENTI DEL PD? Cosa fa il PD in Parlamento? E soprattutto, DA CHE PARTE STA? L'opposizione che applaude a Fini, quando dice che è giusta la sentenza che scagiona chi ha ucciso Carlo Giuliani, l'opposizione che non si oppone al Governo, ma vota con il Governo su tante assurdità legislative, in parole povere, L'OPPOSIZIONE CHE NON FA OPPOSIZIONE, DIVENTA UNA SUCCURSALE DEL GOVERNO. Con quale coraggio il PD si e' presentato in piazza, alla manifestazione di Roma sulla libertà d'informazione, il 3 ottobre scorso? Con quale coraggio, visto che il PD è CONNIVENTE E COMPLICE di Berlusconi in questo sistema mediatico, occupato militarmente al 70% dal PDL e al 30% dal PD, a voler esagerare? Per la cronaca, questi sono gli stessi personaggi che, in cinque anni di Governo (1996-2001) non hanno fatto una legge sul conflitto d'interessi, ma anzi hanno legittimato e promosso Berlusconi a Padre Costituente nella Commissione Bicamerale (i famosi "inciuci" con D'Alema). Con quale coraggio si manda in piazza, appunto, D'ALEMA, quando lui non ha niente a che spartire con "noi"? Giustamente è stato fischiato, insieme a Bersani che flirta con Casini... Per non parlare del caso Binetti... Ma quale dialogo potrà mai esserci con queste persone, quando è stato ampiamente dimostrato che questo PD è un partito finto, una fusione a freddo di vertici che fanno un'opposizione di facciata, di cartone? Bisogna prendere le distanze da questa gente, basta alleanze di comodo, anche a livello locale, meglio andare da soli e costruire una Sinistra nuova, ma una Sinistra SINISTRA per davvero. Basta con questo PD, costituito da ex compagni imborghesiti e da scarti della DC della peggior specie, che non hanno niente di innovativo, non hanno una proposta, non hanno alternative, sanno solo rincorrere Berlusconi sul suo terreno e agire in base a quello che dice Berlusconi, idee proprie: ZERO. Berlusconi ha realizzato quasi tutti i punti della Loggia Massonica P2, di sicuro quelli cruciali li ha centrati tutti, compreso quello della nascita di due grandi movimenti, uno attestato su posizioni di centro-sinistra, l'altro su posizioni di centro-destra... il PD e il PDL appunto, anche se, ad onor del vero, bisognerebbe chiedere i diritti d'autore al "maestro venerabile" Licio Gelli. E noi vogliamo ancora dialogare con questi soggetti?

Domenico De Maio

venerdì 11 settembre 2009

11 SETTEMBRE 1973

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Oltre al ben più ricordato e vicino 11 Settembre 2001, Sinistra e Libertà vuole celebrare la ricorrenza del golpe cileno dell’11 Settembre ‘73, quando le forze militari guidate da Pinochet destituirono ferocemente il presidente Salvador Allende, medico marxista democraticamente eletto tre anni prima.

Le immagini dell’assedio al palazzo presidenziale di Santiago, il Palacio de La Moneda, rimangono nelle menti come uno dei momenti più sconvolgenti della storia contemporanea: Le alte gerarchie militari da tempo formate e finanziate dagli Stati Uniti rovesciarono un governo che aveva intrapreso la difficile strada delle riforme: Da quella agraria alle nazionalizzazioni, con una politica rivolta ai lavoratori ed ai più deboli.

Aveva intrapreso una via socialista che lo avvicinava alla Cuba di Fidel Castro; Gli interessi economici e strategici degli Usa non permisero di continuare quella straordinaria esperienza. Per mezzo della CIA costruirono Pinochet, poi lo sostennero fino al 1990, lungo una dittatura traboccante di torture e decine di migliaia di desaparecidos.

"Sono pronto a resistere con qualsiasi mezzo, anche a costo della mia vita, così che questo possa servire di lezione riguardo la vergognosa storia di quelli che usano la forza e non la ragione" dichiarò Allende, nel suo ultimo messaggio dalla radio al popolo cileno. Parole e valori quanto mai attuali. A giugno, in Honduras, il legittimo Presidente Zelaya è stato deposto da un colpo di stato militare: La storia si ripete, stavolta nell'indifferenza quasi globale.

Intanto il fragore delle armi delle superpotenze continua ad esportare "democrazia" in parecchie nazioni. Da noi, in Occidente, la violenza su larga scala non si usa più, altri e meno rumorosi sono i metodi con cui si soffoca la democrazia, si anestetizza la popolazione.

Oggi, a 36 anni da quel tragico epilogo, un mazzo di fiori per Salvador Allende perché non si dimentichino le sue idee, le sue lotte ed i responsabili della sua morte.

HASTA SIEMPRE, Compañero Presidente.

mercoledì 26 agosto 2009

LETTERA APERTA SUL RANDAGISMO AL CONSIGLIERE AURELIO PETRONE

(Dovrebbe essere pubblicata sul numero di settembre de "Il Campanile"... dovrebbe)

"Caro Aurelio Petrone,
leggo che sei il consigliere interessato al randagismo e ti scrivo questa lettera aperta, sperando di interessarti alla questione e per sensibilizzare i cittadini solofrani e non, a un maggiore rispetto per gli animali.
Non abito più a Solofra, ma ci ritorno spesso e da sempre leggo "Il Campanile", perchè mi interessa conoscere come vanno le cose nel mio paese e mi occupo, dove vivo, di animali maltrattati, toccando con mano tutti i giorni che le vere bestie siamo noi cosiddetti "umani".
Spesse volte mi è capitato di leggere e sentire parole di protesta verso i randagi che creano disagi, problemi, ma vorrei sottolineare che questi poveri animali sono randagi perchè delle persone incivili li hanno lasciati per strada, nessuno di loro ha chiesto di esserlo e ognuno di loro avrebbe preferito il calore di una famiglia alla lotta per la sopravvivenza in mezzo a dei loro simili disgraziati e disperati quanto loro.
Mi indigno davanti alle centinaia di cani e gatti abbandonati per le nostre terre e tutto il Sud, perchè siamo legati a una concezione dell'animale come un oggetto.
Cani e gatti sono ANIME meravigliose pronte a darci amore senza chiedere nulla in cambio, sono gli unici ad amarti senza considerare se sei ricco o povero, buono o cattivo, bello o brutto e indipendentemente da come li tratti. Quante persone lo farebbero? Scommetterei da subito su una vittoria netta per gli animali.
Vengo al punto della mia lettera. Oltre a dire alle persone che mettere dei cani per strada o peggio ancora ammazzare i cuccioli è un reato e un'azione di cui vergognarsi fino all'ultimo dei propri giorni, voglio sperare che tu porti avanti una battaglia per la sterilizzazione dei randagi.
Purtroppo conosco il modus operandi di tanti comuni dove i soldi che lo Stato destina per i canili non vengono pubblicizzati e prendono vie traverse, e dove il problema del randagismo viene risolto con le polpette avvelenate distribuite da persone compiacenti e spietate. Non amo girare intorno alle cose ed è capitato anche al mio cane quando vivevo qui, insieme a tante altre povere vittime contemporaneamente in diverse zone della città. Come pure tanti randagi vengono presi e portati in certi canili dove vengono ammazzati, ma risultano vivi per lo Stato che per loro destina 3 € al giorno che restano nelle tasche di questi gestori DELINQUENTI.
Non voglio colpevoli nè accusare qualcuno, solo perchè purtroppo non si può più tornare indietro, ma mi auguro che venga preferita una campagna di sterilizzazione dei randagi che sicuramente risolverebbe in gran parte il problema.
La gente deve capire che non può con leggerezza far accoppiare i propri cani in calore e parcheggiare i cuccioli per strada, se non si ha qualcuno a cui regalare i nuovi nati è preferibile sterilizzare le cagne femmine, è un atto di civiltà, amore e rispetto verso il proprio animale e verso tutti gli animali, nonchè verso la comunità.
Impariamo ad avere rispetto per i nostri amici a quattro zampe che ci amano nonostante tutto e forse impareremo a rispettarci di più anche tra di noi, in una società che ormai non ha più rispetto della vita e non conosce più la pietà.
Confido in te.
Grazie per l'attenzione."

Marianna De Maio

mercoledì 29 luglio 2009

"GIOIA E RIVOLUZIONE"- AREA

Canto per te che mi vieni a sentire
Suono per te che non mi vuoi capire
Rido per te che non sai sognare
Suono per te che non mi vuoi capire

Nei tuoi occhi c'è una luce
Che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

Il mio mitra è un contrabbasso
Che ti spara sulla faccia
Che ti spara sulla faccia
Ciò che penso della vita
Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

Nei tuoi occhi c'è una luce
Che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Dalla gente che sa amare
Che ci porta sulle strade
Dalla gente che sa amare.


sabato 25 luglio 2009

Italia. Giustizia è fatta!: "Ammanettato in ospedale e tradotto in carcere per il furto di un filone di pane"



E' stato arrestato (con tanto di manette ai polsi davanti al personale sanitario e agli altri ricoverati) i primi giorni di Giugno dentro l'Ospedale "SantoSpirito" di Roma perché aveva un carico penale di poco meno di tre mesi di carcere per il furto (commesso 3 anni fa...) di un filone di pane e di una scatolina di tonno in un supermercato di Monte Mario a Roma, perchè povero e colto da una crisi di fame. Ora l'uomo - un italiano senza fissa dimora condannato anche ad una ammenda pecuniaria di 4 centesimi (!)- si trova nell'infermeria del 'braccioG 14' del carcere di Rebibbia, con un 'fine pena' fissato per il 3 Settembre prossimo...

25 Luglio 2009 -- La vicenda è stata denunciata oggi dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni secondo cui "la storia di Silvio è l'emblema dell'attuale confusione che regna nel sistema della sicurezza italiano, che pensa di punire ogni tipo di condotta difforme dalla legge con la reclusione, con conseguenze drammatiche in termini di sovraffollamento e di recupero sociale dei reclusi. Una funzione, quella del recupero, garantita dalla Costituzione ma ormai praticamente abbandonata nelle carceri, perennemente alle prese con l'emergenza sovraffollamento".

Di vicende come questa i collaboratori del Garante ne hanno gestite diverse nelle carceri di tutto il Lazio: ad esempio, sempre a Rebibbia, un detenuto affetto da poliomielite ha scontato un 'residuo pena' di 10 giorni immobile sul letto della cella ed ogni volta che doveva spostarsi per le necessità elementari, la sua sedia a rotelle doveva superare i severi controlli di sicurezza.

Secondo il Garante tutto ciò dovrebbe far riflettere sul fatto che, invece di contrastare il sovraffollamento con la costruzione di nuove carceri,governo e Parlamento dovrebbero puntare ad una riforma del codice penale che preveda la reclusione per i casi veramente gravi, e un sistema di misure alternative negli altri casi.

mercoledì 22 luglio 2009

GRANDI OPERE, GRANDI BALLE

Ennesimo show raccapricciante del Presidente del Consiglio oggi, in occasione della posa della prima pietra di un'arteria autostradale lombarda. Come sempre, approfittando della cerimonia, il Massone di Arcore ha colto la palla al balzo, piazzando una nuova infornata di BALLE colossali, ovviamente senza tema di smentite perchè, visto che lui controlla e/o possiede tutte le tv nazionali e le proteste dei giornali (o almeno quelli che non possiede lui) sono ovattate o usate strumentalmente dai tg per difendere il nuovo regime franchista, il Padrone fa tutto lui, "se la canta e se la suona", scherza coi giornalisti "amici" e insulta chi prova, timidamente, a contraddire le sue BALLE... Ci manca solo che, al prossimo Consiglio dei ministri, inviti anche Apicella e duettino insieme cantando canzoni napoletane, altro graditissimo hobby di Berlusconi, insieme alla frequentazione di escort e minorenni.

"Non dobbiamo avere paura della paura, la crisi si è sfogata per il sistema finanziario e chi doveva fallire è fallito. Aspettiamo la ripresa che ci sarà".

Lui è il meno adatto di tutti a parlare di crisi, visto che va in giro con i collier d'oro nelle tasche, da regalare a qualche diciottesimo compleanno... Vada a raccontarlo all'operaio di 50 anni, unica fonte di guadagno per la sua famiglia, che ha perso il posto di lavoro e ora non lo assume più nessuno, perchè troppo vecchio... Vada a raccontarlo all'anziana di 75 anni che ha una pensione di 500 euro al mese, con la quale deve mangiare, vestirsi e pagare le bollette, e che "grazie" alla "social card" prova vergogna nel fare la spesa, dovendo esibire quella carta che suona come una condanna, una specie di stella gialla a sei punte, stavolta appuntata sul cuore. Racconti a questa gente disperata che la crisi si è sfogata "per il sistema finanziario", già, perchè l'interesse di questo Governo è solo ed esclusivamente la salvaguardia di banche, banchieri e poteri forti, tutto il resto non conta, i lamenti dei lavoratori licenziati e disoccupati fanno "audience" solo se partecipano a qualche reality show... E poi come mai il Governo continua a ripetere che la crisi è finita? Fino a due mesi fa, e per un anno intero, tutti i ministri si sono ostinati a proclamare l'inesistenza della crisi, come mai adesso è terminata, se prima non c'era?

"Stiamo preparando il piano per il Mezzogiorno, entro fine anno apriremo 19 cantieri, realizzeremo l'eterna Salerno-Reggio Calabria, tutte le opere saranno riportate all'onore dei cantieri."

Piano? Quale sarebbe il piano del Governo? Riaprire i cantieri per quell'assurdo progetto chiamato Ponte sullo Stretto di Messina? Chiudere gli occhi sugli appalti ai lavori che verranno inquinati da intromissioni mafiose (o camorristiche, nel caso dell'autostrada SA-RC)? Continuare la cementificazione di un Paese, l'Italia, già martoriato naturalmente, con una situazione geologica disastrosa, tra vulcani e terremoti (e di conseguenza aumentare i rischi idrogeologici, come frane e alluvioni)? Ancora una volta, e oggi più che mai, il motto di questo Governo è "CALCE E RANDELLO" e abusivismo edilizio, con la speculazione edilizia che ha raggiunto dei livelli spaventosi, negli ultimi due anni... Abitazioni costruite abusivamente ai piedi del Vesuvio, le villette a schiera abusive in Sardegna, a due passi dal mare, tanto poi ci pensa "Papi Silvio" a condonare tutto, e la criminalità organizzata ringrazia sentitamente (alle elezioni). Invece di aprire cantieri e di pensare ancora a quella porcata del Ponte Sullo Stretto, perchè non si dà ascolto alle proteste dei terremotati dell'Aquila, che al G8 hanno CIVILMENTE manifestato il loro dissenso dalla politica del Governo Berlusconi? Perchè i soldi non si investono nella ricostruzione delle case e degli edifici pubblici in Abruzzo, invece di sprecarli per il Ponte (ma a che servirebbe realmente, e soprattutto A CHI, se non alle mafie? Hai voglia a menarla con la storia delle "Grandi Opere Per Il Bene Del Paese")??? Perchè i tg non parlano più del terremoto in Abruzzo (faceva comodo solo quando si doveva spettacolarizzare la tragedia, andando ad intervistare le famiglie nelle loro auto, con la casa crollata, magari mentre stavano dormendo)? PERCHE' NON SI UTILIZZANO I MILIARDI DI EURO DEL PONTE PER RISANARE ED AGGIUSTARE LE INFRASTRUTTURE CHE GIA' CI SONO, SIANO ESSE STRADE, AUTOSTRADE O LINEE FERROVIARIE, CHE SONO IN CONDIZIONI TRAGICHE E PIETOSE? PERCHE' IN QUESTA NAZIONE SI PENSA SEMPRE AL FUTURO E MAI AL PRESENTE, PROCRASTINANDO LE GRANE E RIMANDANDO I PROBLEMI DA DECENNI?

"Non sono un santo". Ah si? Ma và? Ma una volta non era L'Unto del Signore, lui?

Domenico De Maio

domenica 12 luglio 2009

IL G8? LA FIERA DELLE PROMESSE

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(da "Sinistra e Libertà.it")

"Mentre i paesi più industrializzati cercano di curare le profonde ferite inferte da una crisi economico-finanziaria senza precedenti, l’Africa attende un segnale.

La crisi economica di questi mesi, non passerà indolore. Se è giusto non farsi prendere dal panico e mettere in evidenza la capacità di reazione di (alcuni) paesi industrializzati; non si deve però esagerare nella politica dello struzzo e nascondere la testa davanti ai problemi quotidiani.

Ancora una volta, saranno i più deboli a stringere la cinghia. Non che sia una novità, ma almeno che lo si dica. Questa crisi ha radici chiare, nell’avidità di mercati sempre più globali e globalmente ingordi.

La finanza internazionale non ha sede, né volto, sfugge ad ogni personificazione, ma soprattutto non ha più responsabilità (almeno questo crede) nei confronti degli individui e dei popoli. Chi manovra le leve dello sfruttamento globale e dell’economia virtuale è in grado di influenzare non solo l’agenda politica dei singoli stati, ma la stessa geo-politica delle relazioni internazionali.

Le dodici regole per correggere i mali che tutti abbiamo negativamente sperimentato serviranno a promuovere il cambiamento? Noi lo speriamo!

Per l’ambiente, per decenni oggetto di campagne contrapposte tra ottimisti e pessimisti, catastrofisti e possibilisti, è stato concordato un appello che sottolinea l’urgenza ecologica (Quali scadenze? Quali risorse? Quali priorità? Quali alleanze concrete?); La questione della povertà (che si concentra in particolare sulla condizione di miseria dell’Africa sub-sahariana ma riguarda oltre un miliardo di persone), periodicamente si ripropone. A chi interessa davvero, in questo G8, del destino dell’Africa? Neppure ai media, tutti alla ricerca di rassicurazioni sulla fine della crisi economica e sulle nuove regole in grado di garantire l’affidabilità dei mercati. L’Africa è ancora una questione marginale, salvo farne la bandiera delle buone intenzioni.

Sorprende, davvero, la scarsa lungimiranza dei governi. Si parla di rischio ambientale entro il 2020 e si propongono piani d’intervento per il 2050. Si parla di fame e povertà oggi, di mancato rispetto degli impegni sottoscritti e ripetutamente confermati, e si discute di una crescita degli aiuti assolutamente "virtuale", che prevede entro il 2010 (cioè fra 6/12 mesi) il recupero di ciò che non è stato fatto (ma documentabilmente promesso) negli ultimi 5 anni. Peccato che non si dica come, quando, con che risorse. Non c'è fino ad oggi, nei documenti ufficiali, neppure l'impegno - già annunciato pubblicamente - a recuperare risorse significative dalla DETAX, ovvero dalle accise degli stati. Un centesimo qua, un centesimo là, fino a costituire il grande salvadanaio. Neppure quello. La proposta, che era già diventata il contributo italiano alla soluzione dei problemi del sottosviluppo, adesso si declina più o meno cosi: "Favoriremo (noi governi del G8) un coinvolgimento globale del settore privato e della nostra società civile per rafforzare le capacità produttive commerciali nei paesi in via di sviluppo". In altre parti, si cita (ma sono sempre poche righe) l’approccio dei "sistemi paese" ("whole of country" approach), dicendo, più o meno letteralmente, che "si valuteranno la fattibilità e la rilevanza di questo nuovo strumento di intervento, destinato a raccogliere le risorse di tutti gli attori, del settore pubblico, privato, della società civile, per massimizzare gli effetti e l’impatto degli aiuti". Come? Quando? Con che obiettivi di mobilitazione delle risorse? Con quali priorità? Ma soprattutto: Riducendo o aumentando l’impegno dei governi? Coordinando e definendo ruoli e regole o lasciando alla concorrenza del libero mercato l’autoregolamentazione delle responsabilità e della partecipazione? Perché questo è il problema.

Si dovrà garantire, nell’ipotesi di un ampio coinvolgimento dei sistemi produttivi, un equilibrio fra il desiderato raggiungimento di uno sviluppo equo e sostenibile dei beneficiari e la tensione al massimo profitto delle imprese.

Fare economia, creare mercati, non significa moltiplicare all’infinito i margini del profitto; significa semmai far crescere società più articolate e complesse, in grado di misurarsi responsabilmente con nuovi consumi e l’impatto di ricchezze per lungo tempo inaccessibili.

Chi si offre di governare, realisticamente, questi processi? La risposta, su cui ci permettiamo di dubitare, cita così: "Chiediamo all’OCDE di ragionare-elaborare ulteriormente questi innovativi concetti, e di renderne conto nel corso dei prossimi appuntamenti previsti per il 2010″. Quando, molto probabilmente, il G8 sarà definitivamente dichiarato superato."

mercoledì 8 luglio 2009

LA PROTESTA DEI TERREMOTATI




In occasione del G8 scatta a L'Aquila la protesta dei terremotati. Una grande scritta "Yes, we camp!" (Sì, noi siamo accampati!) è apparsa sul Colle di Roio. La scritta - realizzata con dei pannelli bianche - è facilmente leggibile sia per gli addetti della stampa al G8 presenti all'area navetta per la cittadella di Coppito che per i cittadini che percorrono e percorreranno l'autostrada.

La manifestazione dei comitati civici si è svolta in un clima di grande serenità. I movimenti cittadini lamentano il fatto di vivere ancora nelle tendopoli. Il messaggio è rivolto ai grandi della terra che da questa mattina stanno raggiungendo la cittadella della Guardia di finanza. «La nostra azione - spiegano dal comitato 3.32 - vuole far capire soprattutto alla stampa estera che all'Aquila la situazione è veramente drammatica, al di là delle dichiarazioni di Bertolaso e del premier Silvio Berlusconi».

domenica 5 luglio 2009

NO DAL MOLIN. Telegiornali nazionali, VERGOGNA.

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Sono stati Grandi i vicentini ieri, migliaia di manifestanti determinati e incazzati che non si sono fatti umiliare nè sottomettere dall'inganno della questura veneta, che nei giorni passati aveva dichiarato che il corteo sarebbe stato libero di percorrere le strade di Vicenza, invece la città è stata occupata militarmente, con migliaia di agenti in assetto antisommossa, con i manganelli in pugno e le maschere antigas al volto, schierati fin dalla mattina nell’area limitrofa al Dal Molin. L'ennesima dimostrazione dell'arroganza e della prepotenza autoritaria del Governo Berlusconi, che vuole imporre con la forza (e con l'esercito) le proprie scelte e le decisioni "scottanti", assolutamente incurante del parere contrario della maggioranza dei vicentini. Queste sono situazioni che devono far riflettere anche il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, perchè se questa è la sua "nuova" idea di democrazia, cioè far imporre la base americana con la forza, con l'appoggio del Governo italiano, da sempre fedele (per non dire altro...) agli USA, siamo proprio fuori strada, quale tanto atteso "cambiamento" ci sarebbe poi? Anche dal Sud si grida, e io grido NO DAL MOLIN... E' una vergogna, i telegiornali nazionali dovrebbero solo vergognarsi, sono talmente servili verso il potere che ormai hanno perso ogni pudore, dire che fanno schifo è dire poco... anche il TG3, il cosiddetto tg "di sinistra", solo a parole... Ieri è stato scandaloso il modo in cui i telegiornali hanno trattato la questione della manifestazione a Vicenza contro il Dal Molin, un ribaltamento della realtà che è secondo, forse, solo alle manipolazioni sul G8 di Genova nel 2001... Secondo i pseudo-tg nazionali, la manifestazione di ieri sarebbe stata "un tentativo da parte dei DISOBBEDIENTI in vista del G8 dell'Aquila e una prova per le forze dell'ordine in tema di sicurezza pubblica"... Ecco, il fatto che si protestasse contro l'allargamento della base militare americana, per questa gente, non è neanche contemplato, è solo un esercizio per le forze del DISORDINE in vista del G8 dell'Aquila (altra scelta populista e propagandistica di Silvio Escort "chiagni e fotti"). Ci rendiamo conto di cosa è, da anni, l'informazione (ma forse sarebbe meglio dire disinformazione) in questo Paese? Sta accadendo tutto come ai tempi del G8 nel 2001, stanno cercando la scusa, l'espediente per dare la colpa ai manifestanti e beatificare le forze dell'ordine. Ovviamente, tutti coloro che non sono d'accordo con le scelte del Governo, sono etichettati come "disobbedienti", "estremisti" o meglio ancora "comunistacci", e logicamente è sempre colpa loro, se ci sono scontri con la celere e tafferugli... Anche in questo caso, il fatto che quella italiana sia una polizia repressiva di stampo FASCISTA e che quasi sempre sono i poliziotti a provocare i manifestanti e ad istigarli, tutto ciò non è contemplato nei tg, l'Arma tricolore viene puntualmente santificata e la colpa è sempre del "disobbediente", anche se è un normale cittadino di Vicenza, che ha il diritto di protestare contro un possibile scempio politico-ambientale, ma ieri si è visto negare questo diritto per lungo tempo, ricevendo botte e manganellate dai cosiddetti "servitori dello Stato"... Credo che sia più opportuno definirli SERVI, dello Stato. Sono disgustato. ORA E SEMPRE RESISTENZA E NO DAL MOLIN.


Domenico De Maio.

giovedì 11 giugno 2009

25 ANNI FA

11-6-1984
11-6-2009

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Quanto ci manchi, Enrico.

3,1%, IL NUOVO PARTIRE

(da Movimento Per La Sinistra.it)

"Il risultato di Sinistra e Libertà alle elezioni europee fotografa una storia che è ricominciata, un cantiere che è partito, una mobilitazione che significa accumulo di energie intellettuali e di passioni civili. Soprattutto tra le giovani generazioni, cioè tra i veri protagonisti della nostra campagna elettorale.
Un soggetto politico neonato, spesso oscurato mediaticamente, con un rodaggio di poche settimane, ha raggiunto quel 3.1% che è un risultato importante, segno di una domanda di sinistra che vive, sia pure dispersa e frustrata, nel nostro Paese. Il risultato è ancora più incoraggiante se lo si legge con le lenti del nostro Mezzogiorno, dove la proposta di Sinistra e Libertà ha avuto affermazioni persino straordinarie. Nel Sud si è cominciato ad avvertire il segno reale della politica economica e sociale delle destre, si è cominciato a intendere quanto la “questione settentrionale” sia una minaccia per l’universalità dei diritti e per l’unità del Paese.
Gli sconfitti di questa tornata elettorale sono tre. Il bipolarismo innanzitutto, cioè l’idea di poter ridurre ai due antagonisti (PDL e PD) la ricchezza culturale e politica che ha animato la storia italiana. Poi ha perso Berlusconi, si è creata la prima crepa, la prima incrinatura nel rapporto con il suo popolo: una sorta di “idillio infranto” che rende visibilmente vulnerabile il volto arrogante dell’egemonia berlusconiana. E infine il PD, che ha perso moltissimi voti, soprattutto al Sud. È, secondo me, la sconfitta della vaghezza di chi crede di poter riempire il vuoto a sinistra ma è strutturalmente, politicamente e culturalmente impossibilitato a farlo.
Il 10% degli italiani che hanno votato a sinistra del Pd e non saranno rappresentati nel Parlamento Europeo ci dicono quanto sia necessario proseguire il nostro lavoro, chiedere a ciascuno e a ciascuna di continuare a tenere in piedi questo sogno utile che è la ricostruzione di una sinistra che abbia senso, che abbia significato e utilità, che abbia il coraggio di costruire mobilitazione ed esperienza politica, di occuparsi di questioni scomode, di coniugare innovazione politico culturale e progetti autorevoli.
Si ricomincia quindi, da parole d’ordine chiare: la questione sociale, la difesa della laicità dello Stato, il rilancio della scuola pubblica, la centralità della sicurezza del lavoro e sul lavoro, la tutela dell’ambiente e poi i diritti civili, sociali e umani.
Col nostro 3,1 abbiamo inaugurato il cantiere della nuova sinistra italiana. Noi quel cantiere non lo chiuderemo."

venerdì 5 giugno 2009

Alle amministrative


Dopo la pesante sconfitta di un anno fa, oggi la Sinistra sta provando a rialzarsi e a riprendere un cammino. Un cammino lungo, difficile ma indispensabile per la rinascita di una nuova forza di Sinistra. Una Sinistra che sia in grado di accogliere la sfida della modernità e sappia dimostrare di essere una forza di reale cambiamento, rimettendosi in sintonia con le esigenze e i problemi concreti che la gente vive quotidianamente nel nostro paese.
E’ di questa Sinistra che c’è un assoluto bisogno. Di una forza in grado di contrastare e costruire un argine alla terribile offensiva delle destre contro i diritti civili e sociali, di cambiare il clima di intolleranza e di paura che si diffonde, di fermare l’attacco al lavoro e alla Cgil, di bloccare il saccheggio sistematico del Mezzogiorno.
E certamente il difficile passaggio elettorale che abbiamo davanti sarà decisivo per dire se e quale sinistra ci sarà nel futuro e per costruire una seria e credibile opposizione al governo delle destre.
Mai come oggi, nel pieno di una allarmante e preoccupante involuzione democratica, il voto di ogni compagna/o e di ogni cittadina/o è assolutamente prezioso. Tutti insieme dobbiamo essere protagonisti in questo difficile momento per il nostro paese. Non è il tempo dell’astensione, ma è il momento della partecipazione attiva.
Alle Europee, con Nichi Vendola e Sinistra e Libertà, diamo una possibilità a chi vuole dar forza all’opposizione, ma non si sente rappresentato nell’ipotesi neomoderata del PD, né dal populismo di IdV.
Per le Amministrative, in Irpinia, con le liste de La Sinistra che unisce, abbiamo costruito una nuova casa comune, che affonda le proprie fondamenta nella storia comunista, socialista, ambientalista, dei movimenti, ma senza nostalgie e con grande spirito di innovazione e contaminazione.
E abbiamo scelto di costruire un fronte ampio per scongiurare la vittoria delle destre, dei poteri forti e dei vecchi trasformisti demitiani. L’Irpinia è ad un passaggio storico e chi continua a sostenere, che centrodestra e centrosinistra sono la stessa cosa, mente sapendo di mentire .
Per questo chiedo alle compagne e ai compagni, alle cittadine e ai cittadini di dare un voto a sinistra, alla nuova Sinistra. Un voto utile per davvero.
Maria Grazia Valentino

lunedì 1 giugno 2009

ATTIVATI!

Giovedì 4 alle ore 17.30 presso la villa comunale di Avellino, comizio della Sinistra con il Sen.Angius e l'On. Migliore.
Dopo il comizio in occasione della chiusura della campagna elettorale,ci sposteremo ad Atripalda per la cena sociale

sabato 30 maggio 2009

ATTIVATI!

Oggi alle 18,saremo ad Avellino presso la Villa Comunale per gazebo e comizio della Sinistra

venerdì 29 maggio 2009

ATTIVATI!

Sabato 30 dalle ore 10.45 saremo in Piazza Umberto e al mercato per volantinaggio in vista delle elezioni europee.

Foto Manifestazione Torino

venerdì 22 maggio 2009

Lettera di Nichi Vendola a tutte le forze di opposizione (parlamentari e non) su emergenza democratica

da Nichi Vendola SINISTRA E LIBERTA' :

Carissima, Carissimo

vi sono molti, troppi, inquietanti segnali che indicano che il nostro paese sta attraversando una fase particolare, e per molti versi originale, nella quale il sistema democratico che tutti noi abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto e operato è messo a serio rischio.
Sta crescendo nel nostro paese una vera e propria emergenza democratica rispetto alla quale tutti noi abbiamo il dovere e la necessità di reagire in modo adeguato e tempestivo.
Per questa ragione mi assumo la responsabilità di scrivere a te a ai segretari di tutte le forze dell’opposizione e di proporvi un incontro a brevissimo termine per assumere assieme le iniziative adeguate, come compete ad un’opposizione parlamentare ed extraparlamentare, come è la forza politica cui appartengo, non certo per sua scelta.

Conviene evitare paragoni con il passato, sempre difficilmente proponibili, ma certamente abbiamo avuto modo, e con noi le italiane e gli italiani, di cogliere nei recenti comportamenti della maggioranza, del governo e segnatamente del Presidente del Consiglio, atteggiamenti, comportamenti, dichiarazioni e atti che entrano in collisione con le regole più elementari di una repubblica democratica e parlamentare.
Non credo sia sfuggito a nessuno il carattere ricattatorio del discorso pronunciato da Silvio Berlusconi di fronte all’assemblea di Confindustria. Un Presidente del Consiglio che controlla direttamente o indirettamente quasi l’intero sistema mediatico minaccia di rivolgersi direttamente al popolo per sovvertire gli assetti costituzionali aggirando o, peggio, ignorando con esplicito disprezzo il Parlamento.
Questo atteggiamento arrogante e, temo, non privo di venature eversive era già evidente nella vicenda apertasi con la sentenza sul caso Mills. Siamo di fronte ad un assurdo: chi è stato destinatario di un atto di corruzione viene condannato dalla Magistratura, mentre il suo eventuale corruttore è protetto da una legge vigente, contro la quale l’opposizione si è fortemente battuta, che lo sottrae a qualunque tipo di giudizio. Non compete a noi entrare nel merito della vicenda giudiziaria. Così come il Presidente del Consiglio non dovrebbe abbandonarsi ad una pubblica sequela di insulti rivolti alla Magistratura giudicante in ragione di una sua presunta intenzione persecutoria motivata addirittura da una altrettanto presunta collocazione politica dei singoli magistrati.
Ma noi non possiamo assistere impassibili ad una nuova recrudescenza di dichiarazioni e atti che mirano a sottoporre la Magistratura sotto il controllo politico dell’Esecutivo, stravolgendo l’equilibrio dei poteri di uno stato democratico e la sua Costituzione.
E’ da notare come tali comportamenti costituiscano di per sé un motivo di uno scontro ora strisciante, ora esplosivo con le più alte cariche dello stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, i cui ripetuti, ponderati e preziosi interventi a tutela degli equilibri istituzionali e della nostra Costituzione sono stati disattesi e persino svillaneggiati dal Presidente del Consiglio.
La stessa vicenda della oscura relazione tra il presidente del consiglio e la famiglia Letizia non può essere confinata nella sfera del privato, il confine tra pubblico e privato essendo, come segnalano tutti i migliori studiosi delle moderne democrazie, diverso per chi ricopre cariche istituzionali e per il comune cittadino. E di fronte a denunce che partono dagli stessi famigliari del Presidente del Consiglio, non credo si possa tacciare di indebita invasione nel privato la richiesta formale di pubblici chiarimenti da parte di chi un ruolo pubblico riveste.
La mia elencazione potrebbe continuare ma sarebbe superflua poiché già così la misura appare colma. Ad un’emergenza democratica si deve rispondere con un’eccezionale sussulto democratico nel paese e nelle istituzioni. Non credo che il Parlamento possa limitarsi ad attendere che il Presidente del Consiglio decida, a seconda dei suoi desideri e delle sue convenienze, se presentarsi di fronte ad esso o meno. L’opposizione parlamentare è in possesso di precisi strumenti regolamentari per giungere, nel modo e nelle forme opportune, a un dibattito parlamentare la cui urgenza mi sembra ormai massima.

Per questo mi rivolgo a Voi, pur in un momento come l’attuale che ci vede in competizione nella campagna elettorale per le elezioni dei Parlamento Europeo e di molti Consigli provinciali e comunali. L’imminente confronto elettorale non può fare venire meno, neppure per un attimo, il nostro senso di responsabilità verso la Costituzione italiana e l’ordinamento democratico del nostro paese.
Mi auguro quindi che vogliate concordare con la necessità di un’immediata riunione di tutte le forze dell’opposizione, presenti o no nell’attuale Parlamento, per concordare e assumere tutte le iniziative unitarie, nel Parlamento italiano e in quello europeo, nelle Istituzioni locali, nella società civile per fare uscire il nostro Paese indenne dall’attuale emergenza democratica che lo investe.
In attesa di un Vostro tempestivo cenno di riscontro, Vi saluto augurando a tutti noi un presente e un futuro di democrazia e libertà.


Nichi Vendola
Sinistra e Liberta’

Roma, 22 maggio 2009

GRANDE NICHI, LEZIONE DI MORALITA' ALLO SQUADRISTA DI REGIME GASPARRI



"Gasparri si veste di doppia morale" - (Scritto da Nichi Vendola)

"Ricorda gli urlatori degli anni '60. «Il furore e la veemenza di ugola con cui l'onorevole Gasparri annuncia azioni legali contro il sottoscritto mi riportano indietro agli anni '60, l'epoca degli urlatori, re dei juke box. Ma, al posto dei tuxedo, si veste di una doppia morale: una per i padroni come il suo, che difende a spada tratta, l'altra per tutti quelli che possono essere esentati da ogni forma di garantismo».
Così Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia ed esponente di Sinistra e Libertà, risponde alle dichiarazioni del capogruppo al senato del Popolo della Libertà, Maurizio Gasparri, dopo la lite di ieri sera in tv a Ballarò. «Sulla questione dell'ex assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco -aggiunge Vendola- mi vedo costretto a ribadire che lo stesso si è dimesso 'seduta stante' subito dopo la notizia di un'indagine a suo carico, l'esatto contrario di alcuni esponenti della sua area politica, compreso il presidente del Consiglio. I magistrati che hanno iscritto tedesco nel registro degli indagati - prosegue il governatore - sono gli stessi che hanno chiesto l'arresto del ministro Fitto, coperto però da immunità parlamentare e che ancora non si è dimesso. Che poi Tedesco possa entrare al Senato come primo dei non eletti -dice Vendola- è un problema che riguarda il suo partito (Pd ndr), non il mio».

Il presidente della Puglia torna anche su altri argomenti utilizzati dall'ex ministro delle Comunicazioni ieri in tv. «Sulla questione della nostra spesa sanitaria, citata da Gasparri a squarciagola -dice- ricordo solo che la Puglia è la regione con i conti più in ordine di tutta l'Italia meridionale, dove l'abolizione dei ticket per le fasce deboli ha alleggerito il carico fiscale complessivo in loro favore. Certamente ci sono criticità, determinate dalla sottostima del fabbisogno sanitario non solo per la Puglia ma per tutto il Sud, che continua a essere penalizzata insieme alle altre regioni meridionali». Tuttavia in questo quadro -precisa Vendola- la Puglia evidenzia un debito per abitante di 214 euro, il più basso tra le regioni meridionali e più basso anche di qualche regione del centro-nord. Com'è noto il debito più alto è quello della Regione Lazio con 1611 euro per abitante: cifre ufficiali del Ministero. Nel 2008 infine - conclude il presidente - la Puglia ha superato le verifiche del Ministero delle Finanze e dell'Economia, anche grazie allo sforzo sostenuto dai cittadini per coprire con il proprio contributo la spesa indirizzata a servizi insopprimibili per la salute di tutti i pugliesi»"

sabato 9 maggio 2009

9 maggio 1978-2009. PER NON DIMENTICARE

31 anni dopo

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LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE.

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PEPPINO IMPASTATO VIVE

giovedì 7 maggio 2009

Comunicato Stampa

In questi giorni stiamo assistendo, sgomenti ed esterrefatti, allo scempio legislativo che il Governo vorrebbe mettere in pratica, alla barbarie linguistica di cui si serve qualche ministro appartenente a realtà nordista, dalla chiara matrice razzista, quasi nazista, per certi versi. La parola proibita, il bersaglio preferito del Governo e dei mass-media, in questi giorni, è l'extracomunitario, lo straniero col permesso di soggiorno irregolare o inesistente, in altre parole, il cosiddetto "clandestino", cercando in tutti i modi la gogna mediatica, dove la retorica populista la fa da padrone, coinvolgendo i "medici-spia" e i "presidi-spia" nella caccia al clandestino e alla persecuzione della sua famiglia, una specie di disturbante revival delle leggi razziali fasciste, come se l'immigrato sul gommone fosse la causa di tutti i mali e la colpa di tutto. Le politiche repressive del Governo si ripercuotono pure a livello locale, quindi anche a Solofra, istituzioni e forze armate contrastano, inflessibili, l'immigrazione "clandestina" e attuano servizi finalizzati al controllo sistematico degli stranieri, arrestando operai di diversa nazionalità perchè sprovvisti del permesso di soggiorno.Precisando che non abbiamo nulla contro polizia e carabinieri che svolgono il loro lavoro(non è nostra intenzione fomentare guerre orizzontali contro chi lavora) ,vorremmo evidenziare che magari questi extracomunitari, fino a qualche settimana fa, potrebbero essere stati sfruttati presso qualche conceria, pagati da qualche padroncino, quindi ricattati.Tutto questo frutto della legge Bossi-Fini.E' vero che il lavoro è strumento di emancipazione sociale e civile e consente all'immigrato di integrarsi. Il problema è un altro: in base alla strutturazione di tale legge,chi imprenditore è in grado di offrire un contratto di lavoro senza conoscere il lavoratore straniero che dovrebbe lavorare in un'azienda? Una risposta chiara non c'è mai stata;si assiste solo a "spettacoli" indegni per un paese che dovrebbe essere civile.
Un'ultima nota la rivolgiamo agli operatori dell'informazione:i poveri cristi che vengono in Italia dovrebbero essere chiamati i "senza documenti" in luogo di "clandestini".Un po' di igiene linguistica non fa mai male in nome di un approccio più umano a tali importanti questioni.

Domenico De Maio

giovedì 30 aprile 2009

Il Primo Maggio è il giorno di chi lavora.
ma oggi, nel mezzo della crisi globale, è anche
il giorno di uomini e donne che hanno perso
il lavoro o che non riescono a trovarne uno.
E’ il giorno della solidarietà e di misure concrete verso le popolazioni vittime del
terremoto: per questo proponiamo che alle lavoratrici e ai lavoratori colpiti dal
sisma venga versata l’intera retribuzione lorda.
I bassi salari, la precarietà del lavoro e la crescente disoccupazione non possono
essere la norma. Al contrario, queste tre anomalie sono alla base della crisi attuale.
PER QUESTO SINISTRA E LIBERTÀ PROPONE
UN PATTO EUROPEO PER L’OCCUPAZIONE CHE PREVEDA:
· la moratoria sui licenziamenti e l’avvio della riconversione industriale;
· la riduzione dell’orario del lavoro e politiche di conciliazione dei tempi
di vita lavorativa e familiare;
· parità salariale tra donne e uomini;
· l’equiparazione dei salari a livello europeo;
· maggiori tasse sulla rendita e meno sul lavoro;
· la tutela del diritto di sciopero;
· reddito sociale e investimenti in formazione.
SINISTRA E LIBERTÀ CREDE FORTEMENTE NELLA CONVERSIONE ECOLOGICA
DELL’ECONOMIA PER CREARE NUOVI POSTI DI LAVORO QUALIFICATI E
RADICATI SUL TERRITORIO. GRAZIE ALLA “ECONOMIA VERDE” SONO GIÀ
STATI CREATI 3,5 MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO IN EUROPA.
Riprendiamo la dignità del lavoro.
Lavorare meglio, lavorare tutti.

Liste candidati per le Europee

Sono state presentate le liste dei candidati per le Elezioni Europee del 6 e 7 giugno. Tante donne (di cui tre sono a capo delle 5 liste circoscrizionali), molte personalità non riconducibili a nessun partito ma espressione della diffusa "società civile" di sinistra, qualche amministratore locale, gli ottimi europarlamentari uscenti (tra i più presenti e attivi, secondo le statistiche, al Parlamento di Strasburgo), pochi "uomini d'apparato" e l'impegno diretto del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, unico candidato in tutte le circoscrizioni: questi i tratti salienti delle liste.

Tra i nuovi personaggi più significativi vanno segnalati senz'altro: Lisa Clark, storica attivista pacifista (capolista nel nordovest), Giuliana Sgrena, giornalista del Manifesto (capolista al centro), Sergio Staino, celebre vignettista dell'Unità, il cabarettista Bebo Storti, la scrittrice per l'infanzia Bianca Pitzorno, Michele Dalai, direttore di Linus, Imma Battaglia, leader del movimento gay, Mauro Palma, presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura, nel Comitato dei Direttori della Treccani, Carlo Flamigni, noto endocrinologo, nel Comitato Nazionale di Bioetica e Presidente dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, il consulente informatico Alessandro Bottoni, leader del Partito Pirata Italiano che si batte per la libertà della rete, Simonetta Salacone, dirigente scolastico dalla cui scuola elementare romana è partita la protesta anti-Gelmini.
L'obiettivo dunque è quello di superare lo sbarramento del 4% e ridare speranza ad una prospettiva di Sinistra moderna, in Italia e in Europa.


Circoscrizione 1 Nord Ovest

1 Frassoni Monica (europarlamentare uscente)
2 Locatelli Pia (europarlamentare uscente)
3 Vendola Nichi (Presidente Regione Puglia)
4 Fava Claudio (europarlamentare uscente)
5 Pitzorno Bianca (scrittrice letteratura per bambini)
6 Storti Bebo (attore, cabarettista)
7 Troiano Sergio (attore, doppiatore)
8 Baresi Gianna (insegnante)
9 Cordì Rocco (esponente "Altra Lombardia", Lega Coop)
10 Dalai Michele (giornalista, direttore Linus)
11 Favaro Giovanni (già segretario PRC Torino)
12 Gambaro Monica (medico ospedale Gaslini)
13 Magni Tino (pensionato)
14 Nigro Antonio (sindaco comune di Vidracco - TO)
15 Novelli Diego (giornalista, ex sindaco di Torino)
16 Penna Renzo (dirigente CGIL)
17 Piras Dorino (medico chirurgo, assessore provinciale Torino)
18 Pognant Simona (sindaca Borgone Val di Susa, NO TAV)
19 Velo Francesco (docente universitario, Spazio Lib Lab)

Circoscrizione 2 Nord Est

1 Clark Lisa (pacifista, Tavolo per la Pace)
2 Vendola Nichi (Presidente Regione Puglia)
3 Kusstatscher Sepp (europarlamentare uscente)
4 Flamigni Carlo (endocrinologo)
5 Holzeisen Renate (avvocato)
6 Mignogna Daniela (assessora Comune Pianoro - BO)
7 Bottoni Alex ("Partito Pirata" Italiano)
8 Zan Alessandro (ingegnere ambientale, Arcigay)
9 Arisi Emilio (medico, presidente SMIC)
10 Edra Daniela (avvocato direttivo UDI Rimini)
11 Folin Marino (già rettore IUAV)
12 Pellegrinon Bepi (editore, scrittore, alpinista)
13 Komel Igor (consulta comunità slovena)

Circoscrizione 3 Centro

1 Sgrena Giuliana (giornalista Il Manifesto)
2 Vendola Nichi (Presidente Regione Puglia)
3 Fava Claudio (europarlamentare uscente)
4 Guidoni Umberto (europarlamentare uscente)
5 Staino Sergio (disegnatore)
6 Musacchio Roberto (europarlamentare uscente)
7 Salacone Simonetta (dirigente scolastica)
8 Battilocchio Alessandro (europarlamentare uscente)
9 Ballini Elisabetta (operaia)
10 Cefisi Luca (membro presidenza del PSE)
11 Cimini Giovanni (imprenditore energia alternativa)
12 Nardi Martina (vicesindaco Massa)
13 Palma Mauro (Pres. Commissione europea contro la tortura)
14 Rosati Daniela (direttrice nazionale FGS Rosa)

Circoscrizione 4 Sud

1 Vendola Nichi (Presidente Regione Puglia)
2 Di Lello Marco (coordinatore segreteria PS)
3 Di Palma Dino (presidente Consiglio provinciale Napoli)
4 Catizone Eva (ex sindaca di Cosenza)
5 Vozza Salvatore (sindaco di Castellamare di Stabia)
6 Santroni Daniela (già consigliera regionale Abruzzo)
7 Battaglia Imma (presidente Di Gay Project)
8 Barretta Francesco (presidente CIA Crotone)
9 Marello Luigi (assessore provinciale Cosenza)
10 Cammarano Raffaele (Presidente IACP Salerno)
11 Caruso Franz (avvocato penalista)
12 D'Aimmo Isadora (assessora provinciale Napoli)
13 Durante Giuseppe (oncologo, primario Don Uva Bari)
14 Massaro Maria Grazia (operatrice sociale)
15 Pignataro Fernando (già segretario regionale CGIL Calabria)
16 Ragosta Michele (consigliere regionale Campania)
17 Rosania Gerardo (consigliere regione Campania)
18 Salvatore Giovanna (operaia)

Circoscrizione 5 Isole

1 Vendola Nichi (Presidente Regione Puglia)
2 Fava Claudio (europarlamentare uscente)
3 Borghera Angela (comunità "Via Marconi" di Carbonia)
4 Cogodi Luigi (avvocato, già deputato PRC)
5 Erice Maria Pia (studentessa)
6 Gallo Rosario (sindaco Palma Montechiaro - AG)
7 Garofalo Maria Arcangela (consigliera comunale Vittoria - RG)
8 Rella Maurizio

martedì 28 aprile 2009

Antonio Gramsci


In occasione del 72esimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, una delegazione di Sinistra e Libertà composta da Patrizia Sentinelli e Roberto Musacchio si è recata al Cimitero Inglese. Roberto Musacchio, europarlamentare di Sinistra e Libertà, ha dichiarato: "La lezione di Gramsci è sempre attuale. Riforma morale del paese e sovversivismo dall'alto delle classi diirigenti sono temi di straordinaria attualità. In particolare il sovversivismo dall'alto delle classi dirigenti è una chiave di interpretazione per quel populismo che rappresenta uno dei rischi più gravi della nostra democrazia. In questo paese troppe volte i potenti usano le condizioni di difficoltà dei deboli per alimentare il proprio potere; la riforma morale di cui parla Gramsci serve a proseguire nei valori della nostra Costituzione attuandoli pienamente"

mercoledì 22 aprile 2009

25 Aprile

Sabato saremo in Piazza Umberto I dalle 9 alla 12 per commemorare il giorno della Liberazione. Sono invitati a partecipare tutti gli anti-fascisti.
PER LA DEMOCRAZIA,PER LA LIBERTÀ.CONTRO I VECCHI E I NUOVI FASCISMI

mercoledì 15 aprile 2009

"ANNOZERO": VERSO UN NUOVO EDITTO BULGARO




"(da "Sinistra E Libertà.it")
In un paese non abituato a scandalizzarsi per l’anomalia tutta italiana del conflitto di interessi accade che venga additato, invece, come "anomalo" un giornalista che cerca di fare il proprio mestiere. In un paese assuefatto a un flusso massmediatico tutto uguale, in cui la tragedia di una popolazione diviene celebrazione senza se e senza ma della capacità di intervento del Governo, se si alza una voce fuori dal coro a porre interrogativi si rischia quasi di accusarla di vilipendio. E basta uno starnuto di disapprovazione del premier perchè parta un’inchiesta interna della RAI sulla trasmissione televisiva "Annozero" e sul suo conduttore, Michele Santoro, reo di giornalismo "indecente". A sette anni di distanza dal primo editto bulgaro la storia sembra ripetersi, con buona pace per la libertà d’informazione.

Prevedibile l’attacco, compatto, del Pdl. Cicchitto parla addirittura di Santoro come di un "terminale di un gruppo politico-giudiziario che vuole destabilizzare il quadro politico". Non si "oppone" gran parte del Pd, con Paolo Gentiloni che accusa il programma di aver condotto "un processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nel soccorso". La verifica promessa diligentemente e immediatamente dai vertici Rai per il prossimo 22 aprile chiarirà la faccenda, ma intanto il processo sommario e preventivo c’è già stato, tanto da indurre Sergio Zavoli, presidente della Vigilanza Rai, a invitare alla prudenza su ogni intento censorio. Tutto perchè un giornalista, in un programma di approfondimento, non si è lasciato condizionare dall’incensamento dominante sull’operato del Governo. Chiunque abbia seguito la trasmissione incriminata infatti si sarà reso conto che le riflessioni di Santoro non colpivano l’operato delle centinaia di volontari e della Protezione Civile, che nell’ultima settimana si sono precipitati in Abruzzo. A loro sono andati anzi i ringraziamenti del conduttore. La critica era alle lacune dell’"Istituzione Protezione Civile” gestione Bertolaso e del governo: in sostanza che in una regione quotidianamente colpita da scosse per quattro mesi non fosse stato disposto alcun piano di evacuazione preventivo, nessun controllo sullo stato di salute degli edifici eccetera.

“Gli irreprensibili critici di Santoro preferiscono non parlare affatto di colpe e responsabilità per i palazzi venuti giù come cartone... Ma di cosa viene accusato Michele Santoro per il suo AnnoZero di giovedì scorso? D’aver raccontato, con immagini e testimonianze, la grande generosità degli uomini della protezione civile e la leggerezza con cui i loro capi hanno valutato quattro mesi di scosse sismiche in Abruzzo? D’aver dato la parola a una ragazza che si chiedeva e ci chiedeva se quei suoi amici morti sotto le macerie della casa dello studente dell’Aquila sono solo il costo di una fatalità?” ha dichiarato, in calce alla polemica l’on. Claudio Fava, di Sinistra e Libertà, ospite della puntata. “E di cosa accusano Santoro e la sua redazione- ha continuato Fava - nella conduzione della trasmissione, di aver lasciato ampio spazio con diritto di parola e di replica a un sottosegretario del governo e al direttore del Giornale di Berlusconi? Trasmissione dolente per ciò che ha mostrato: ma impeccabile. Sgradevoli semmai – ha concluso poi l’esponente di Sinistra e Libertà - sono oggi i commenti, e questa voglia di incenso per far dimenticare in fretta che dietro una città che crolla ammazzando quasi trecento persone ci sono anche colpe e colpevoli. Di cui gli irreprensibili critici di Santoro preferirebbero non parlare affatto.” La libertà per legge ha un unico limite: il divieto di diffondere il falso. Nella lex berlusconiana un altro limite c’è: La lesa maestà del leader e del suo operato."

lunedì 13 aprile 2009

Bollette alla solofrana maniera.

Ancora una volta pioggia di bollette folli a Solofra e come al solito piovono da una delle municipalizzate sempre al centro di una barzelletta sempre più allargata che diverte poco i cittadini solofrani. In più di un'occasione l'operato della Global Service e dell'Irno Service si è mostrato alquanto impreciso, per non dire che lascia molto a desiderare; l'unico beneficio sembra essere fornito alle tipografie del nostro territorio a causa dei vari manifesti di annunci, rettifiche e proteste che tappezzano le mura in seguito agli svariati mancamenti della lucidità di chi gestisce questi enti.
L'ennesimo esempio sono le bollette inviate da Equitalia Polis, da pagare sarebbero fantomatiche cifre non versate dai contribuenti sul servizio di fornitura dell'acqua o della fognatura o chissà cosa, tanto l'unica cosa che sembra non mancare è la fantasia. Cifre da capogiro che hanno creato non poco scompiglio nella cittadinanza, soprattutto, tra i pensionati che si vedevano intimato il pagamento di somme ingenti, si parla dai 200 euro in su, ma, tempestivamente, in seguito ai primi vociferare si è ritenuto opportuno procedere ad agevolazioni attraverso la rateizzazione dei pagamenti, per poi passare alla sospensione ed all'eventuale risarcimento delle cifre già versate. Magari qualche premio nobel dell'economia avrà notato qualche discrepanza tra i conti fatti, o chissà quale tipo di protesta legale avrà spinto verso questa decisione. Si perchè crediamo non sia esagerato affermare che nell'operato delle nostre care municipalizzate si sfiori il limite dell'illegalità, visto e considerato che sulle nostre bollette spuntano fuori nuove voci come funghi.
Troppo costose da mantenere e poco produttive per la cittadinanza, Irno Service e Global Service sembra arrecare più danni che altro, basti pensare alle spese superflue di tipografia o di affrancatura inutile per bollette che potevano rimanere nella fantasia personale degli ideatori.
Ci chiediamo, pertanto, quale sia la reale motivazione della loro sussistenza; purtroppo, non possiamo spingerci troppo sul terreno della critica perchè le nostre scarse finanze non ci permetterebbero di difenderci da denunce di vario tipo, visto l'abbandonarci ad insinuazioni poco piacevoli per i destinatari e troppo rischiose per noi.
Perciò per il momento restiamo in attesa della prossima puntata della telenovela delle bollette solofrane.
Amalia Hilda Tobar Barrionuevo.

venerdì 10 aprile 2009

Terremoto Abruzzo: SMS e telefonate di solidarietà al numero 48580
Tim e gli altri operatori telefonici attivano una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal sisma

Appello alla Solidarietà con l'Abruzzo

Cari compagni e compagne,alcuni aggiornamenti sull’organizzazione della solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.
Siamo nelle condizioni nelle prossime ore di aprire un piccolo campo di primo soccorso in uno dei paesi terremotati. Attendiamo dalla protezione civile indicazioni su dove collocare il campo, che è composto da una grande tenda con cucina da campo. Nel campo vorremmo attivare la distribuzione di pasti, una piccola infermeria per piccole medicazioni, l’animazione e assistenza per bambini e anziani.Abbiamo avuto una grande risposta di persone disponibili a fare i volontari e stiamo componendo dei gruppi organizzati per città, anche perché dovremmo garantire nelle prossime settimane la continuità di funzionamento del campo.

RACCOLTA AIUTI
Abbiamo bisogno dell’aiuto anche dei compagni che non possono spostarsi ma sono disponibili a dare una mano restando nel proprio territorio. Sappiamo già che molti di voi hanno organizzato nelle proprie sedi la raccolta di aiuti.In questo momento servono soprattutto alimentari a lunga scadenza (acqua, tutto lo scatolame, latte, omogeneizzati), medicinali di primo soccorso, (disinfettanti, cerotti, bende, antibiotici, fans, antinfiammatori e antidolorifici), saponi (da bucato, per piatti, per l’igiene personale), vettovaglie di plastica, tutto ciò che serve all’igiene personale, coperte e biancheria, materiale utile a rimuovere le macerie, torce, stufette elettriche, giocattoli, pannolini e dolciumi per i bambini. Tutto ciò che avete raccolto va inviato o portato al nostro punto di raccolta a:presso l’Associazione Movimentazioni Libreria Primo Moroni, via De Amicis 1/5 65123 PescaraTelefonare per avvertire al numero: 0854429521 oppure a Daniela Santroni 335.6518321.

FONDO DI SOLIDARIETA’
Nel frattempo è divenuto attivo il conto corrente di Sinistra e Libertà, dedicato alla solidarietà con l’Abruzzo. Per fare delle donazioni il conto è intestato a Sinistra e Libertà - Solidarietà Abruzzo, il codice Iban è IT 82 B 0832703221 000000003346.

GRUPPI DI VOLONTARI
Chi di voi fosse disponibile come volontario può comunicarcelo fin da ora inviando la ‘scheda volontariato’ scaricabile da qui, all’indirizzo:
sinistraeliberta.volontari@gmail.com

giovedì 9 aprile 2009

Ricostruiamo la Casa dello studente

Sinistra e Libertà ha aperto un Conto corrente bancario dedicato alla sottoscrizione in favore delle popolazioni dell'Abruzzo: Sinistra e Libertà Solidarietà Abruzzo IT 82 B 0832703221 000000003346 da utilizzare per versamenti attraverso bonifici. I soldi raccolti contribuiranno alla ricostruzione della Casa dello studente.

mercoledì 8 aprile 2009

Per le donazioni

Attivo il conto corrente postale 10 40 0000 per le donazioniIBAN: IT-03-U-07601-03200-000010400000.Chi vuole effettuare una donazione a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, potrà utilizzare il conto corrente 10 40 0000, aperto da Poste Italiane su richiesta della Regione Abruzzo. I clienti di PosteMobile possono donare 1 € inviando un sms al numero 377.2048580.

Un ponte per l'Aquila


Sinistra e Libertà propone di utilizzare i soldi (1,3 miliardi di euro) destinati al Ponte sullo stretto di Messina, per ricostruire la città dell’Aquila e per mettere in sicurezza gli edifici, a partire da quelli pubblici, nelle zone esposte a rischi elevati di terremoto. Firma la petizione su http://www.movimentoperlasinistra.it/
Dicono gli esperti che non si può sapere dove e quando un terremoto colpirà.Non siamo esperti e non vogliamo entrare nella polemica che si è scatenata su questo argomento.Anche se sarebbe bene che la Comunità scientifica ufficiale prestasse maggiore attenzione a chi sostiene di aver trovato un metodo per rendere le previsioni più attendibili.Quello che, invece, si può prevedere con certezza è che gli edifici messi in sicurezza o costruiti nel rispetto delle norme antisismiche possono lesionarsi ma non crollare.I morti e i feriti sepolti sotto le macerie dell’Aquila dimostrano, purtroppo, che nelle zone ad alto rischio sismico si è fatto poco o nulla per prevenire le conseguenze tragiche di un terremoto.Il crollo e l’inagibilità di edifici pubblici nel capoluogo abruzzese (Prefettura, Ospedale, Casa dello studente, ecc..), ci mostrano il volto di uno Stato che per primo non rispetta le sue stesse leggi.La sconvolgente tragedia abruzzese deve spingere tutti a un profondo esame di coscienza.
Bisogna onestamente ammettere che le misure per prevenire le conseguenze più gravi dei terremoti non sono mai state considerate una priorità per il Paese.Dopo la tragedia dell’Aquila bisogna avere il coraggio e la forza di dire che la messa in sicurezza degli edifici nelle zone a elevato rischio terremoti, deve diventare una priorità nazionale.Nell’uso del denaro pubblico il Governo deve capire e decidere cosa viene prima e cosa viene dopo.Sinistra e Libertà avanza la proposta concreta di utilizzare i soldi (1,3 miliardi di euro) destinati al Ponte sullo stretto di Messina, per ricostruire la città dell’Aquila e per mettere in sicurezza gli edifici , a partire da quelli pubblici, nelle zone esposte a rischi elevati di terremoto.È una proposta che rivolgiamo al Governo, alle forze politiche di maggioranza e di opposizione.La petizione popolare che oggi lanciamo in rete vuole raccogliere una spinta che oggi sappiamo forte nel Paese.
FIRMA ORA LA PETIZIONE



lunedì 6 aprile 2009

Appello solidarietà con l'Abruzzo:cosa fare subito

Cari compagni e compagne, amici e amiche, stiamo cercando di organizzare una rete di solidarietà e primo aiuto per la popolazione abruzzese colpita dal sisma. Tutte le nostre iniziative saranno coordinate con la Protezione Civile, da cui stiamo attendendo informazioni e direttive più dettagliate.
RETE DI ACCOGLIENZA SFOLLATI
Stiamo predisponendo una rete di persone disponibili ad ospitare gli sfollati. Per questa ragione vi chiediamo, se abitate in regioni prossime alle zone interessate dal sisma e siete nella condizione di ospitare qualcuno, di comunicarci a partire da ora le seguenti informazioni: nome, cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, numero delle persone che potete accogliere, numero delle stanze e durata approssimativa della disponibilità.Il nostro indirizzo e-mail è

sinistraeliberta.volontari@gmail.com

e tel. Annagrazia 328.8638712.

GRUPPI DI VOLONTARI
Stiamo comunicando alla Protezione Civile le disponibilità dei nostri militanti, attivisti e simpatizzanti a recarsi in Abruzzo per fornire assistenza, aiuto e soccorso alla popolazione. Chi di voi fosse disponibile può comunicarcelo fin da ora all’indirizzo:

sinistraeliberta.volontari@gmail.com

e al numero di tel. Annagrazia 328.8638712.

IMPORTANTE: Comunicare nella mail i giorni di disponibilità e anche, nel caso le aveste, le competenze specifiche che potrebbero essere utili ai soccorsi (es. medici, ingegneri, infermieri, psicologi, assistenti sociali, cuochi).

RACCOLTA COPERTE, MEDICINALI, VESTIARIO, MATERIALI UTILI A RIMUOVERE LE MACERIE
Siamo coordinati con la Cgil di Pescara per la raccolta di alimentari (solo scatolame, latte e prodotti a lunghissima conservazione) e medicinali. Il centro di raccolta Cgil è a Pescara in via Benedetto Croce 108. Per vestiario, coperte e altro si attendono altre disposizioni dai soccorritori.

RACCOLTA FONDI PER L’EMERGENZA ABRUZZO
Stiamo raccogliendo fondi da destinare all’emergenze immediata e i soccorsi. Per farlo stiamo aprendo un apposito conto corrente di Sinistra e Libertà che sarà attivo da domani.

DONAZIONI DI SANGUE
Pare dagli ultimi aggiornamenti che non ci sia un’emergenza sangue, in ogni caso se si dovesse ripresentare questo problema chi vuole donarlo può farlo in Abruzzo: presso l'ospedale di Pescara - Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO "Spirito Santo" Via Fonte Romana 8 - 65124 Pescara Telefono 0854252687. Oppure ci si può rivolgere agli altri ospedali abruzzesi.Nel resto d’Italia si può donare sangue in tutte le sedi Avis del paese. Per trovare quella più vicina: www.avis.it

CORDOGLIO E SOLIDARIETA' ALLA POPOLAZIONE ABRUZZESE COLPITA DAL SISMA

Oggi è un giorno di lutto nazionale, non si può tacere nè rimanere indifferenti, quando accadono queste terribili catastrofi naturali, testimoniate da immagini strazianti ed emblematiche, riprese dalle televisioni di tutto il mondo. Evitando di dilungarsi e senza fare inutile retorica, il Coordinamento MPS Solofra esprime le proprie sentite condoglianze ai familiari delle vittime della popolazione abruzzese, che stanotte è stata colpita da una devastante scossa di terremoto, che ha fatto oltre 200 morti. Siamo vicini al dolore delle persone che hanno perso tutto, non hanno piu' una casa e passeranno le notti nell'incertezza e al freddo, nelle tende allestite dalla protezione civile. Il nostro cordoglio è vivo e reale, perchè l'Irpinia è una terra che (purtroppo) conosce molto bene queste situazioni, avendole vissute in prima persona, durante il tragico sisma del 1980. Crediamo che non ci siano molte altre parole per descrivere le sensazioni suscitate da questo tristissimo evento, gli occhi dei sopravvissuti parlano più di mille discorsi, è un giorno funesto che toglie il respiro.

sabato 4 aprile 2009

Biorazzismo

Diciamocelo ancora, il governo è riuscito in pieno nel suo intento,ha fatto massa,ha fatto egemonia, è riuscito a creare quella che Gramsci chiamava "trasformazione molecolare della sociètà" in questo caso in senso oppositivo. Violenza,odio,razzismo, ingredienti principali di un disagio sociale che si cristallizza in disagio civile. Evidenti sono stati in queste ultime settimane gli episodi,ultimo quello della giovane ivoriana venticinquenne, denunciata dai medici del "Fatebenefratelli" di Napoli perchè non in regola col permesso di soggiorno. Una vicenda da brividi, se si pensa che la stessa giovane poco prima aveva partorito.Applicata in pieno la visione fascistoide del governo di centro destra. E che dire dello screening psicologico nei confronti di circa sessantamila bambini figli di immigrati che risiedono nella Regione Lombardia? Promotori di tale progetto sono l'Assessorato alla Sanità della Ragione Lombardia e le Uonpia(Unità operative di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza). L'aumento della popolazione immigrata determinerebbe,secondo i promotori del progetto, un disagio sociale e di integrazione di tutti quei bambini figli di immigrati che a scuola presenterebbero problemi di apprendimento e comportamento. Alcune domande sorgono spontanee: Il neuropsichiatra è addestrato per risolvere problemi sociali e di integrazione nel loro complesso? Tale distorta biopolitica non è intrinsecamente razzista? Non bastavano le classi ponte,ora in "soccorso" dei bambini figli di immigrati arriva anche la neuropsichiatria.....magari affiancata dagli psicofarmaci.
Tommaso Gaeta

mercoledì 1 aprile 2009

Per le primarie provinciali
VOTA GENNARO IMBRIANO
VUOI VEDERE CHE L'IRPINIA CAMBIA DAVVERO?

Domenica 5 Aprile si vota nel circolo PD di Piazza Umberto I
In tutta Irpinia i seggi sono aperti dalle 8 alle 21


sabato 28 marzo 2009

Le solite politiche obsolete e propagandistiche

Sarà perchè siamo sotto elezioni, ma le dichiarazioni rilasciate sugli organi di stampa locale da parte dell'assessore all'Industria del Comune di Solofra,Antonio De Vita, risultano essere alquanto superficiali e propagandistiche. Da quanto affermato dallo stesso assessore, dal Governo sarebbero stati stanziati 10 milioni di euro per il comparto conciario solofrano, grazie, "ai parlamentari irpini del centrodestra che hanno sostenuto con successo il comparto industriale della concia solofrana in un momento assai complesso e problematico per il settore a causa della congiuntura economica globale che lo ha investito". Tale fondo dovrebbe servire a ridare fiducia al settore e ai suoi addetti ai lavori, che da qualche tempo vivono in situazuione di precarietà.Il comunicato conclude:"Grazie al Governo Berlusconi Solofra può tirare un sospiro di sollievo"
Ditemi voi....più propaganda di così si muore. Non sembra questa essere la solita acqua fresca di politiche trite e ritrite? Su quali basi, su quali progetti o parametri industriali vengono stanziati questi milioni? Cosa si vuole fare del polo conciario solofrano? In altre parole: lor signori, cosa vogliono fare da grandi?Si continua a credere che la crisi vada risolta con i tagli al lavoro e con il recupero parassitario dei soldi statali (tipica visione confindustriale). Viene addirittura ringraziato il Governo, con il suo signore e padrone, affiancato da ministri, che fino a pochi mesi fa, scrivevano dell'effetto tonificante del mercatismo e della natura tendenzialmente criminogena dello Stato. Siamo alle comiche.
Tommaso Gaeta.
Coordinamento Mps Solofra.

Comunicato Stampa

In data Sabato 7 marzo 2009, si è riunito il coordinamento locale del Movimento Per la Sinistra, neonato progetto capeggiato da Nichi Vendola, che al momento conta 4 referenti per il distretto conciario solofrano. Il coordinamento intende muovere una dura critica alle manovre messe in atto dal Governo Berlusconi in vista delle future elezioni europee. Si ritiene quindi opportuno denunciare la campagna di disinformazione e di distrazione di massa attuata dal Governo, con l’appoggio consenziente dei mass-media nazionali e locali, di cui il Governo nazionale si serve per minimizzare e sottovalutare gli effetti catastrofici di una crisi mondiale che, ormai, sta assumendo proporzioni drammatiche e mai vissute prima, con migliaia di operai e di famiglie che stanno perdendo il posto di lavoro ed il salario; il Governo Berlusconi invece preferisce anticipare la campagna elettorale per le prossime elezioni europee, facendo leva sulla demagogia con le classiche tematiche populiste, cavalcando l’onda della presunta emergenza sicurezza, fomentando xenofobia e omofobia attraverso l’esposizione al pubblico ludibrio della paura per il diverso e per lo straniero, visto come l’origine di tutti i mali, soprattutto in tema di stupri; riportando rigurgiti di fascismo, con la legalizzazione delle ronde notturne e minacciando la Costituzione, istituendo lo sciopero virtuale. Il coordinamento tiene a precisare che il Governo ha fatto poco per arginare la crisi, ha adottato dei provvedimenti considerati scarsi e insufficienti per risolvere i problemi, infine esprime preoccupazione per la becera deriva razzista imboccata dall’Esecutivo, da sempre abile nel parlare alla pancia degli elettori e distrarli dai reali problemi del Paese, ma mai in grado di risolvere questioni importanti e delicate. Auspichiamo che il prossimo slogan delle destre alle Europee, dopo le “obsolete tasse”, non sia: “Meno stupri per tutti”.
Domenico De Maio.
Coordinamento Mps Solofra